Barcellona, 11 agosto 1936
Carissimo André
Se tu vedessi Barcellona com'è oggi, ornata di barricate, decorata di chiese
incendiate di cui non restano altro che quattro muri, faresti come me, esulteresti. D'altronde
questo spettacolo comincia una volta passata la frontiera. La prima casa che s'incontra
in terra di Spagna, una grande villa circondata da un parco, è stata requisita
dal Comitato operaio di Puigcerda. Arrivando in questo villaggio si sente come
un tuono. È una chiesa che gli operai, non contenti di aver incendiata, buttano
giù con una rabbia ed una gioia che fa piacere guardare. Chiese incendiate o
private delle campane, non si vede altro in Catalogna, per tutto il tragitto
sul terribile trenino accelerato che ho preso per andare da Puigcerda a
Barcellona e che mi è sembrato una
passeggiata fiabesca. A Barcellona niente più polizia. La guardia rossa circola
sulle auto requisite dalla F.A.I., dal P.O.U.M. e dal P.S.U.C.. E non è
consigliabile non essere in regola perché è nelle cantine che i delinquenti
vengono fucilati senza altra forma di processo. Gli anarchici sono praticamente
padroni della Catalogna e l'unica forza che hanno di fronte a loro è il
P.O.U.M.. Il rapporto tra loro e noi è di 3 a 1, che non è eccessivo e nelle
attuali circostanze può facilmente cambiare. Abbiamo 15.000 uomini armati e
loro 40-50.000. i comunisti che si sono fusi con tre o quattro partitini sono
una forza trascurabile. Nel loro giornale hanno dichiarato venerdì che non si
tratta di una rivoluzione proletaria ma di sostenere la repubblica e che
chiunque tenterà di fare la rivoluzione si troverà ad affrontarli con le loro
milizie. Annunciano quindi la loro intenzione di sabotare la rivoluzione, ma
non credo che ne abbiano il potere.
Le
notizie dal fronte sono eccellenti. Inoltre 30 aeroplani sono arrivati ieri e
si attendono dei tanks. Poi ci sarà l'attacco definitivo a Saragozza dopo il
quale gli specialisti devono rientrare in 48 ore.
Mi
impegnerò a scriverti più a lungo in questi giorni. Il corriere aereo parte
subito.
Saluti
a tutti e scusami con gli amici se non scrivo ma non ne ho il tempo. Devo partire
per il fronte a breve in missione politica.
Benjamin.